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Come un quindicenne con una donna nuda, eccitati ma confusi. [Westworld NO SPOILER]

  • Immagine del redattore: Luca Puggioni
    Luca Puggioni
  • 6 dic 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Che sia un bene, o un male, non saprei dirlo. Bene, perché Westworld è stata dalla prima all’ultima puntata una bomba; male, perchè è finita e dovremo aspettare troppo tempo per la seconda stagione.

Un po’ come il sesso, non vedi l’ora che arrivi la fine, che è la parte migliore, e poi… Sempre per rimanere in tema sesso, parliamo del titolo. Immagino che saremo tutti felici di questa serie e questo finale, ma abbiamo davvero capito cosa sia successo fino in fondo? No, siamo eccitati ma confusi. E no, non ve lo spiegherò io, per due motivi:

1 - Dovete capirlo da soli, è molto più soddisfacente capire qualcosa che farselo spiegare;

2 - Non l’ho capito neanche io.

E quindi di che parliamo? Di ciò che Westworld ha fatto e continuerà a fare: mostrare che la TV non è un media di terz’ordine, ma anzi di tutto rispetto, al pari di cinema e letteratura. E a quelli che dicono "Ma Westworld non è la prima a farlo, ci sono GOT, Lost, House of Cards, Breaking Bad…" do ragione, infatti WW (chiamiamola così per comodità) è “solo” l’ennesima conferma della qualità dei prodotti seriali, e neanche una conferma da poco!

Tralasciando il macro-discorso, andiamo nello specifico: WW ha creato due mondi, quello esterno alla narrazione e quello interno.

Esterno alla narrazione

Ovvero la fanbase solida e fortissima che segue e parla della serie ossessivamente, inventa e crea teorie giuste e sbagliate e si informa su tutto ciò che possa accadere. Forse è per questo motivo che ci ha affascinato così tanto. Un effetto domino. Tutti ne parlano, tutti la guardano. In più WW non dà risposte, ma pone domande (vedi LOST) e quindi la comunità cerca, collettivamente, di trovare le risposte adatte. Tu, in primis, come sei arrivato a conoscere questa serie? Probabilmente un tuo amico ti ha urlato di cominciare a guardarla, “seguila perchè sì cazzo è una figata ci sono robot, donne nude e tutto è nel west ed è fighissimo”.

E oltre a questo, come già detto, le infinite domande senza risposta che ci portano al titolo. Il finale sembra chiudere, ma lo fa realmente? Ovviamente no: deve rilanciare. C’è in realtà qualcosa sotto l’evidenza? Qualcosa che ci hanno nascosto, ma che con una seconda visione più attenta si può notare? Secondo me sì (poi cosa sia è un altro discorso).

(crediti nella foto)

Interno alla narrazione

Ovvero la serie in sé. Fatta di personaggi forti e fighi. Partiamo dal dottor Ford, ovvero Dio, (non c’è altro modo di definirlo): sa tutto e ha sempre il controllo del parco, degli altri e della propria vita. Fateci caso: è sempre vestito in stile far-west e l’unica volta che si è cambiato è stato alla fine (coincidenze?), ovvero il momento in cui compie il cambiamento più importante, sempre calcolato e deciso da lui stesso.

Stesso discorso vale per il Pistolero nero, l’unico momento in cui si cambia i vestiti… Per altro la sua storia personale è forse ciò che mi ha soddisfatto meno, forse perché confermava molte teorie già esposte o forse perché la sua trasformazione non è stata epica quanto il resto.

Inoltre, tutte le attrazioni (ovvero i robot), sui quali una mia amica ha esposto una splendida teoria. Tutti gli umani dicono e sanno che il parco non è solo un parco, ma che riesce a cambiarli e mostra chi sono realmente, la loro vera natura. Ciò che non sanno (e qua sta la teoria) è che anche loro modificano e influenzano le attrazioni. Dolores cambia, cresce e si evolve, nonostante sia un robot che sta in quel parco da 30 anni se non di più.




Arriviamo al punto cruciale. Perchè questa serie piace? Perchè in alcune storie, che siano di film, serie o videogiochi vediamo un qualcosa in più? Parlano di noi. Tutto lo fa, ovviamente, ma non tutti lo fanno allo stesso modo e con la stessa forza. Westworld parla dell’uomo, dei suoi istinti e le sue debolezze e lo fa utilizzando dei robot, che alla fine sono umani tanto quanto noi. Cosa ci rende umani e perché?

Ovviamente queste sono solo poche parole su una serie su cui si dovrebbero scrivere manuali, ma per ora ce le faremo bastare. Probabilmente parlerò ancora di WW, ma dopo una seconda o una terza visione.

Quindi, recuperate Westworld al più presto, è meglio della masturbazione.



Luca Puggioni

e grazie a Giusi Dell'Abadia



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