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Rogue One: il mondo di Star Wars senza Star Wars [NO SPOILER]

  • Immagine del redattore: Luca Puggioni
    Luca Puggioni
  • 19 dic 2016
  • Tempo di lettura: 4 min

Bene: è l’una di notte passata, io sono appena tornato dal cinema e ho voglia di parlare di questo film (anche se sono in pigiama). Rogue One non è Star Wars e lo mette in chiaro da subito perché, nonostante ci sia la famosa scritta “Tanto tempo fa in una galassia lontana lontana…”, poi non appare il titolo Star Wars con la musica e la tipica descrizione di ciò che sta accadendo nella galassia. I più attenti di voi si ricorderanno che era già stato detto mesi prima dell’uscita del film (che non ci sarebbero state le scritte), ma è comunque stato strano non vederle. Come se mancasse qualcosa.

Altra mancanza sono gli effetti in stile Windows Movie Maker tra un cambio di scena e l’altro a cui siamo tanto affezionati (nonostante la discutibile bellezza).

Inoltre, la colonna sonora non è stata firmata dal buon vecchio John Williams, anche se il tema principale e la marcia imperiale sono presenti. Ovviamente non ci sono jedi e in tutto il film si vede una sola spada laser per due minuti (a esagerare).




Ora, cerchiamo di capire perchè non è Star Wars, analizzando i pro e i contro della pellicola.

PRO

  • I mondi. Se per l’Episodio VII c’erano state critiche secondo le quali tutti i pianeti presento si fossero in effetti già visti, (vero mr. Recchioni?), qui non possiamo dire altrettanto. Si vedono un sacco di pianeti diversi molto interessanti: ad esempio quello formato da isole in stile Hawaii, o quello vulcanico in stile Mordor, oppure con le piramidi in stile Maya/Inca.

  • Le scene di guerra. Le guerre sono tra le più belle mai viste in tutto Star Wars. Un sacco di esplosioni, all’interno delle quali si vedono sia la paura che la fatica dei ribelli. Per non parlare degli assalti ai primi modelli di At-At (i cosi enormi a quattro zampe) da parte delle navicelle dei ribelli: vedere quegli enormi ammassi di metallo cadere ed esplodere è stato spettacolare.

  • La forza. Un film senza jedi, dove si rafforza un concetto e un significato che a volte si rischia di perdere: la forza è una religione. La forza non è solo la quantità di Midi-chlorian che si ha nel sangue, chiunque può trarne beneficio se ha fede (tant’è che un personaggio ruota attorno a questo).

  • Chi ha costruito la Morte Nera? Non vi è mai successo di chiedervi “Ma quel coglione che ha costruito la Morte Nera perché ha lasciato in bella vista un buco a cui basta sparare per far saltare in aria tutto?” Ecco, qua vi spiegano il perché (finalmente!).

  • Darth Vader. Ottimo il fatto che Lord Vader non sia il antagonista tecnico. Per quel ruolo serve un umano, poiché è una storia di persone normali e non di jedi. Quando lo si vede estrarre la spada laser è una goduria in tutto e per tutto, una scena epica, forse una delle migliori che lo vede come protagonista. Inoltre il nostro Lord preferito ha un costume abbastanza bruttino, ma che ci rende felici perchè è davvero simile (se non uguale) a quello di Una Nuova Speranza. Hanno fatto una bella scelta a non cambiarlo o migliorarlo, perchè lui ce l’aveva così e doveva tenerlo così.

  • Le citazioni. Ci sono una marea di strizzate d’occhio a tutto il mondo di Star Wars e questo non può che essere un bene, mostrando una cura nei dettagli davvero ammirevole. Per esempio, si vede per un po’ la senatrice (vi ricordate l’unica donna che si vede in tutta la trilogia oltre a Leia? Ecco, lei). Oppure, si rivede uno degli ufficiali dell’impero che viene poi ucciso da Vader così come molti altri esempi.

  • La speranza. Fateci caso, nel film continuano a dire che tutto si basa sulla speranza: indovinate come si intitola il "sequel" di Rogue One?

  • K-2SO. Spin-off o meno Star Wars ha bisogno di almeno un robot e lui è perfetto per farlo. Simpatico, coraggioso e sempre pronto a calcolare le statistiche di riuscita o fallimento di una missione (come C3PO).

CONTRO

  • Rapporti tra i personaggi. C’è poco da fare, non si prova empatia degna di questo nome con i personaggi, forse uno dei motivi è che neanche loro sono una vera squadra, ma un ammasso di gente con un obiettivo comune. Culmine di tutto ciò, è quando un membro della flotta della Rogue One chiama la protagonista “sorellina” e ti accorgi che quella era la prima, massimo la seconda volta, in cui si vedevano quei due personaggi parlare fra loro. Quand’è che hanno fatto amicizia?

  • Non è un capolavoro. So che può sembrare una critica sterile, ma avevo aspettative più alte per questo film dai trailer visti. Mi aspettavo di vedere un film per un pubblico più adulto invece (giustamente) continua a essere alla portata di un pubblico universale e quindi non riesce ad avere la cattiveria e spietatezza che mi aspettavo.

  • Ma davvero, chi sono questi? Alcuni personaggi risultano inutili o superflui, forse perchè non sono importanti per la galassia. Probabilmente hanno ritenuto più importante ampliare l’universo creando nuovi mondi che potranno sfruttare negli episodi successivi, piuttosto che concentrarsi sui personaggi che nell’Episodio VIII sarebbero vecchi e inutili (e ovviamente mai apparsi nel IV, V e VI).

  • Il tempo passa per tutti... o no? Nel film si vede Bail Organa, (il padre adottivo di Leia), il quale sembra essere invecchiato di un paio d’anni rispetto a quando gli è stata data Leia in adozione. Eppure sono passati almeno 25 anni. Insomma, solo Obi-Wan sente il peso dell’età? Forse è il senso di colpa di aver addestrato e non ucciso il peggior nemico della galassia? Insomma, hanno fatto grande attenzione ai dettagli e a un sacco di piccolezze e poi cadono su queste cose… Bah.

(foto proveniente dall'Episodio III)

Bene bene, direi che comunque i pro vincono nettamente sui contro, sia per quantità che per importanza. Andate a vedere questo film perchè, anche se probabilmente è fatto più per fini commerciali che altro, merita di essere visto e inserito nell’universo di Star Wars.



Luca Puggioni

grazie a Giusi Dell'Abadia


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